“I cani della mia vita”, Elizabeth von Arnim
(Bollati Boringhieri, 1991)
“Tanto per cominciare, vorrei dire che sebbene genitori, mariti, figli, amanti e amici siano tutti una gran bella cosa, non sono cani. E poiché nella vita mi sono trovata a mia volta a impersonare ciascuno di questi ruoli- tranne che invece di marito ero moglie- so di cosa sto parlando e conosco bene gli alti e i bassi, le alterne vicissitudini che ogni giorno, e a volte, negli spiriti più sensibili, quasi ogni ora, sembrano accompagnare inevitabilmente gli amori umani.
I cani non conoscono queste oscillazioni. Quando amano, amano in modo costante, inalterabile, fino all’ultimo respiro.
E’ così che mi piace essere amata.
E perciò parlerò di cani”:
Scritta nel 1936, questa deliziosa biografia attraverso i 14 cani che l’hanno accompagnata durante la sua vita, diventa lo spunto dell’autrice per raccontarsi con il filtro delle emozioni primarie che soltanto il rapporto con un cane ti consente. Dall’infanzia alla maturità. Imperdibile, e da conservare.