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IOLEGGOCONJOY

Leggere, scrivere, emozionarsi. Lo spazio per chi, come noi, ama gli animali

 

ioleggoconjoy è il nostro blog letterario con esclusivi fini benefici i cui proventi vanno ad associazioni o enti no profit.

Pubblichiamo testi di autori che desiderano devolvere totalmente i loro diritti a favore degli esseri più deboli.

19 giugno 2019
di Susanna Barbaglia

Ciao Joy, vola alto


Porta con te tutto il mio amore e tutta la mia gratitudine per averti incontrato. Amica, compagna, spirito guida, anima gemella, musa. Stare insieme è stato un dono straordinario...

"È stato un viaggio meraviglioso. Stavamo insieme come per magia, perché ci vedevamo con occhi antichi. Ora mi sono liberato del mio corpo ma resterò sempre con te nel tuo cuore. Usa il mio affetto per badare a te. Tu sei in me e io sono in te..." (Renaldo Fischer).

Il tuo ultimo dono
Era un tuo desiderio, Joy, e me lo hai sempre comunicato con il linguaggio del cuore: nel momento del tuo ultimo volo, io avrei dovuto cercare la tua anima in un Bulldog fra i più sfortunati. I segnali con i quali poi mi hai portato in pochi giorni a donare la tua cuccia a Bolt (ora Theo-dono di Dio) sono tanti, meriteranno di essere raccontati in un libro, ma qui uno per tutti: Bolt è stato recuperato proprio il giorno della tua morte. Sordo dalla nascita, ancora quasi cucciolo, viveva da sei mesi relegato su un balcone, abbandonato a se stesso, ferito nel corpo e nell’anima…

Quante persone ora io e te dobbiamo ringraziare! Prima fra tutte Anita Pilutza, (Amantibulldog Italia) anche lei colpita pochi giorni prima dalla morte del suo adorato Bulldog, che mi ha condotto con una sensibilità e una delicatezza impensabili oltre le mie paure e la mia fragilità; Sanja Caputo-Jevremovic e l’associazione Bulldog Ticinesi; Stephanie e il Rifugio Forza rescue dog che con competenza, amore e professionalità ha prestato a Bolt-Theo le prime cure. Infine, ringraziamo di cuore Sara Gianoncelli che negli ultimi giorni della tua vita terrena fino al mio incontro con Bolt-Theo mi è stata accanto costantemente, pur essendo fisicamente lontana e, con lei, tutti gli amici che hanno pianto per noi. Oggi io e Theo siamo partiti mano nella zampa per un nuovo viaggio di rinascita in nome dell’amore infinito che ho ricevuto da te e da Lulù prima di te, ma anche da tutti i miei cani perduti. Io lo curerò e gli insegnerò cosa significa essere un cane amato e protetto. Lui, come tu volevi e prevedevi, fin dal nostro primo incontro ha già iniziato a rattoppare il mio cuore spezzato.

21 maggio 2019

Lettera di Guya, cane milanese

Lettera di Guya, cane milanese di Giulia R.

Mi chiamo Guya, sono una Golden Retriever e abito a Milano. Undici anni fa ho avuto la fortuna di incontrare due amici stupendi, Giulia e Mauri, che mi hanno accolto nella loro casa e accudito fin da subito con tanto amore.Sono un cane super fortunato ad avere loro come amici umani, ma un po’ meno fortunata con la salute; mi sono operata al legamento crociato, mi sono fatta male alla codina, mi hanno sistemato i gomiti e ogni tanto ho un po’ di mal di pancia. Sono una mangiona, come tutti quelli simili a me però i miei due amici mi hanno sempre dato cibo buonissimo e sempre controllato proprio per tenere a bada i miei problemini. Circa un mese fa sono stata malissimo, mi si è riempito il pancino di aria ed è pericolosissimo! Se si gonfia troppo e se non si riesce a fare uscire l’aria da una parte o dall’altra, rischiamo che ci si giri lo stomaco e a questo punto la faccenda diventa molto grave. Per fortuna, appena arrivata, una dottoressa mi ha portato in una stanza e puuuuf con un ago ha mandato via quell’aria fastidiosa. Non so perché mi capita, non si riesce a trovare una spiegazione sola. Forse sono predisposta e forse anche la pappa consigliata negli ultimi due anni non era corretta. Infatti sono un po’ magrina e forse mangiare solo pesce mi ha fatto diventare intollerante. Da quel giorno non sono stata bene per una settimana, fino a quando i miei due amici hanno deciso la cosa migliore per me, eseguire una gastroscopia ed effettuare un piccolo intervento chirurgico che si chiama gastropessi, ovvero mi hanno ancorato una parte dello stomaco alla parete addominale in modo tale da non rischiare più la torsione. Sono stata seguita, curata, coccolata alla Clinica San Siro di Milano dove ho trovato dei dottori veramente bravi che mi hanno trattato come una vera principessa dimostrandomi di tenere a me, anche se una dei tanti cani che purtroppo loro hanno in cura. Mi sono sentita protetta, ma soprattutto ho visto la mia amica Giulia più tranquilla perché mi sapeva in buone mani. Scrivo questa lettera facendomi aiutare proprio da lei perché per quanto io sia una cagnolina molto intelligente, non ho ancora imparato a scrivere! Voglio ringraziare di cuore tutto lo staff della Clinica San Siro e, in particolare, il dottor Cocci, la dottoressa Bernasconi, la dottoressa Perelli, il dottor Picelli e la dottoressa Orsini. Ovviamente anche tutti gli altri di cui però non ricordo il nome, ma se dovessi annusarli, li riconoscerei! Grazie di cuore per esservi presi cura di me e per aver tranquillizzato i miei due amici del cuore, Giulia e Mauri, ve ne sarò sempre grata! Siete un ospedale per animali davvero da far conoscere anche perché Milano si merita una clinica cosi, dei dottori bravi come voi.  E soprattutto tutti i proprietari devono sapere che esistete! Grazie Clinica San Siro.
Guya



19 maggio 2019

Arrivederci Buddy.


Arrivederci Buddy. E grazie di tutto
di Alessandro Fasanaro
Autore del libro: “56 giorni a Parigi: un uomo una donna un cane” (in Amazon)

Sei volato via stamattina, alle sei in punto, al suono delle campane in festa per il tuo trasloco in una stella.
Mio piccolo grande vichingo, hai voluto fare tutto da solo... Già, non sei mai stato un rompicoglioni. Mio amore biondo, grazie per avermi ricordato il valore della discrezione, grazie per avermi insegnato il piacere del sussurro... Già, non hai mai sopportato i toni alti, e quando lo dimenticavo mi fissavi interrogativo, come a volermi dire: "Babbo, che bisogno c'è di urlare? Nel bene e nel male il sussurro è più convincente, e anche più signorile... non siamo mica bestie".
Grazie Buddy, mi hai insegnato che la nobiltà d'animo ci rende più belli a noi stessi, e che il rigore e la disciplina a volte sono utili. Ricordi quella volta al distributore? Che risate! Eravamo in gita col nostro duetto giallo. Seduti davanti tu e io, e dietro tuo fratello Ciaky e mamma Cicci. Quando il benzinaio, ridendo mi ha detto che se non ti mettevi la cintura di sicurezza avremmo rischiato una multa, io l'ho ringraziato e rivolgendomi a te ho detto: «Buddy? Cintura!».
E tu, prontamente, ti sei sollevato sulle zampe posteriori e appoggiato di schiena al sedile, e io con fare distratto ti ho messo la cintura, quindi, ingranata la marcia siamo partiti. E nello specchietto retrovisore ho visto il benzinaio rimanere immobile, con la pompa in mano e la faccia stralunata.
Grazie biondo, grazie per avermi fatto tanto ridere...

Ogni volta che mi guardavi con i tuoi occhi intelligenti, mi chiedevi per quale cavolo di motivo eri nato con le fattezze di un cane, pur avendo il ciuffo e il cervello di Einstein...
Grazie Buddy, perché questa mattina mi hai ricordato quanto sia bello piangere. Siamo stati guerrieri, ma anche i veri guerrieri piangono.

24 febbraio 2019

Ciao da Mario

Il saluto di Mario, il Bulldog Biker, al suo compagno umano, Antonio Porcelli.

“Ciao papà, tu lo sai che gli addii non esistono.
Ti scrivo perché ti vedo triste e arrabbiato, anche se è normale perché ci amiamo da sempre. Non preoccuparti, io non rimpiango di essere volato via così presto perché insieme abbiamo fatto cose che gli altri bulli nemmeno sognano e ora ho tantissimo da raccontare ai miei nuovi amici.
Passeggiate di più di 10 km con il sole che ci baciava… ti ricordi? Io sono lo Spaccabambù. Quanti ne rompevo! Dove passavamo lasciavamo la scia. Alla gente che ti fermava per chiederti come facevo a camminare tanto, tu rispondevi:
«Basta andare insieme e lui ti seguirà fin alla fine del mondo».
E i bagni in piscina o sul fiume? Tu ridevi perché ero uno dei pochissimi bulli che nuotava. Andavo anche sott'acqua a prendere i giochi che affondavano.
Mi ricordo che in quel bagno al mare il 25 dicembre, per venirmi a riprendere te sei fracicato tutto e nel ritorno a casa io ridevo dietro di te perché facevi un passo e ‘na bestemmia. Che ridere, ma soprattutto che coppia eravamo!